19 Giugno 2018
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19 Giugno 2018

Anteprima Video: Francesco Camin, ecco “Tartarughe”, in bilico tra sogno e realtà

Il cantautore trentino Francesco Camin presenta in anteprima per All Music Italia il videoclip del singolo Tartarughe, tratto da Palindromi.

Francesco Camin
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E’ uscito il 15 giugno scorso Tartarughe, il nuovo singolo del cantautore trentino Francesco Camin. Il brano ha visto luce in contemporanea con l’album d’esordio Palindromi. All Music Italia oggi vi presenta in anteprima il videoclip del primo estratto dal disco.

Tartarughe è un brano surreale, ben costruito e arrangiato con un sound pop e un piglio cantautorale vagamente retrò. Racconta di un’originale realtà parallela e ipotetica in cui uomini e animali si scambiano i ruoli…

Il brano è stato scritto dallo stesso Francesco Camin insieme al produttore Roberto La Fauci. L’etichetta è Lady Lovely Label e la distribuzione Goodfellas.

Se domani gli uomini diventassero animali diversi da quello che già sono, che mondo si manifesterebbe davanti ai nostri occhi? E in questo mondo di soli animali e piante quali immagini sarebbero protagoniste? Secondo me non cambierebbe molto, le montagne continuerebbero a piangere in inverno e le foreste a ridere del grano.

ANTEPRIMA VIDEO – TARTARUGHE

Il video del singolo Tartarughe è in anteprima su All Music Italia. Ecco come il cantautore laureato in Scienze Forestali lo descrive.

Comunicazione Pop, colori pastello e uno split screen immergono lo spettatore in una sequenza di immagini composte in tre parti, che ricordano quei vecchi libri per bambini con le pagine tagliate, che lasciavano creare personaggi composti in maniera bizzarra.
 L’immaginario della clip riporta indietro negli anni, quando ci si scambiava le figurine Panini all’uscita di scuola, ci si colorava le mani per farne marionette, si cantava a squarciagola con gli amici qualche sigla dei cartoni animati giapponesi.

Il video racconta così il mondo paradossale descritto nella canzone, in cui gli uomini si sono trasformati in animali e dove gli equilibri, inevitabilmente, si sono spostati. 
 Ma questo mondo “fiabesco” è davvero così lontano da quello in cui viviamo oggi?

Regista: Joe Barba (Stefano Bellumat)
Direttore della fotografia: Corrado Measso
Girato presso: Studio Exformat (Serravalle, TN)

PALINDROMI

L’album rappresenta l’esordio di Francesco Camin, anche se l’artista, che in passato si è aggiudicato numerosi riconoscimenti tra cui il Premio Lunezia Nuove Proposte e si è diplomato in composizione di musica leggera al CET di Mogol, nel 2015 aveva pubblicato un Ep di 6 brani.

L’album, uscito lo scorso 15 giugno, viene così descritto dal cantautore: “Sono innamorato degli alberi, li ho studiati durante il mio percorso accademico in campo scientifico e di recente ho voluto sviluppare un’idea che li metta in luce da un nuovo punto di vista, che li veda molto più vicino a noi di quanto siamo abituati a pensare, molto più “insegnanti” di quanto siamo abituati a pensare. Credo che ognuno di noi sia profondamente connesso con ciò che lo circonda e il mio intento è ritrovare questa connessione, nello specifico appunto verso gli alberi. Con il mio disco voglio quindi raccontare questo mio amore e questa mia visione delle cose, e nel concreto sto facendo crescere nuove piante in Africa e Sud America attraverso la mia musica per dare il mio seppur piccolo contributo alla riforestazione della nostra Terra, ho poi aperto un blog e videoblog in cui racconto le piante da un punto di vista più calato nel nostro quotidiano, cercando dei parallelismi con l’uomo. Infine all’interno del mio album ci sarà un disco di carta intrisa di semi, che germoglia davvero se messo sotto terra.

Francesco Camin

PALINDROMI – TRACKLIST

1. Tartarughe
2. Palindromi
3. Abisso
4. Tasche
5. Verde
6. Dovrei
7. Le cose semplici
8. Un gioco

TARTARUGHE – IL TESTO

Ho visto tartarughe sotto i ponti
scaldarsi con i fogli di giornale
e zebre inginocchiate sugli incroci
con un cartello ferme ad aspettare

Ho visto gli orsi con le scarpe ai piedi
parlare coi parenti dello sfratto
un asino parlare ogni giorno
e le montagne piangere in inverno
e le montagne piangere in inverno

Ma non c’è campo per comprare la verdura da mangiare
non c’è shampoo per lavare i miei capelli con i tuoi
e senza rete non si può pescare in questa baia
cercheremo un altro boia ma che accetta Mastercard

Ho visto lucciole lungo le strade
di notte a illuminare gli annoiati
e gli elefanti fermi nei cantieri
a piangere in silenzio gli antenati

Ho visto scimmie sopra i grattacieli
arrampicarsi per restare in alto
e le formiche rovesciare un trono
e le foreste ridere del grano
e le foreste ridere del grano

Ma non c’è campo per comprare la verdura da mangiare
non c’è shampoo per lavare i miei capelli con i tuoi
e senza rete non si può pescare in questa baia
cercheremo un altro boia ma che accetta Mastercard

 

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