12 Ottobre 2017
di Interviste, Recensioni
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12 Ottobre 2017

#LALTRAFACCIADELTALENT: da Star Academy… ALESSIO TESTA

Torna #LALTRAFACCIADELTALENT la rubrica che va alla (RI)scoperta dei talenti passati da un talent show. Oggi si parla di Alessio Testa

Alessio testa
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Torinese di nascita Alessio Testa approda a Star Academy, lo sfortunato talent di Rai Due, nel 2011, facendosi subito notare non solo per la bella voce cristallina e personale ma anche per la spiccata capacità mimica che lo rende visivamente plasmabile e soprattutto credibile su diversi stili e generi musicali.

In realtà la storia di Alessio non parte però dal talent; appena ventenne entra a far parte dei Sintica, band con cui ha la possibilità di farsi le ossa attraverso live sui palchi della zona. Lo stile è un pop rock molto elettrico.

Continua poi con alcune collaborazioni e nel 2007 assieme ai Djs From Mars incide la cover di Don’t Give Up portata al successo da Chicane per la voce di Bryan Adams.

Il singolo raggiunge una certa popolarità in Germania, dove entra nelle classifiche di genere ed in quella airplay

Nel 2011 arriva la grande occasione in Italia, con l’ingresso nel talent di cui prima, atto a soppiantare nella rete il posto lasciato vuoto da X Factor, frattempo migrato sulle reti Sky.
Seppure il programma dura un battito di ciglia, durante quelle settimane Alessio ha l’occasione di misurarsi in duetti con Claudio Baglioni, Luca Carboni e Marco Mengoni.
Al termine dell’esprienza prova, come molti suoi colleghi, la carta Sanremo Social, ma la sua Riflessi arriva solo alle audizioni live non agganciando però il lasciapassare per il Festivalone.

Nel brano e nel video, giocato molto sul bel primo piano e sulla mimica facciale di cui prima, emerge una fortissima somiglianza, soprattutto nel sorriso, con la star Robbie Williams… forse un po’ troppo marcata.

Attualmente il Alessio continua sia la carriera di autore ( è in forze proprio alla Rai ), performer radio e come cantante, trovando anche possibilità da “resident artist” in noti locali del centro/nord Italia, dove sperimenta anche cover mash up, da lui pensate.

Il Parere del Critico: Perché avrebbe dovuto avere successo?

Alessio avrebbe meritato una nuova opportunità considerando proprio come partenza quanto di buono fatto all’interno del talent di Rai Due, in cui si era distinto. Sa combinare quel che dice con la voce ad una teatralità che pochi artisti hanno e soprattutto è quasi assente nelle nuove leve della musica. Inoltre ha avuto a suo favore anche palcoscenici internazionali che gli hanno favorito un approccio live abbastanza dirompente, anche questo non comune. Esistono poche cose inedite in circolazione, come il brano presentato alle selezioni di Sanremo, ma si percepisce anche una non banalità sia musicale che di espressione. Affinando poi nel tempo anche le sue doti autorali, potrebbe questo aiutarlo anche nella composizione di nuove cose, ricercando il nuovo e non ripetendosi.