13 Febbraio 2015
di Disturbo della quiete pubblica
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13 Febbraio 2015

FRANCESCO TRICARICO… ma quando sei nato? (WANTED)

Francesco Tricarico dal Festival di Sanremo alla pubblicità delle caramelle, lui che sa guardare il mondo con gli occhi "da piccolo"...

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In questa settimana tutta Sanremo (e niente arrosto) io del festival non parlo. Per principio.

E parlo di uno che al Festival della Canzone Italiana ci è andato e poi… poi boh, è praticamente sparito fino a riapparire con un pacchetto di caramelle in mano. È uno di quelli che sul palco dell’Ariston ci è salito e ha pure stonato, ma non è il primo (uno dei precedenti più illustri e di successo è Vasco Rossi) e non sarà di certo l’ultimo, vista la collezione di stonature che stanno collezionando i concorrenti di questa edizione!

E parlo di lui: Francesco Tricarico, quello di puttana puttana puttana la maestra.

Ho scritto questo pezzo basandomi su quanto indicato dal sito biografieonline.it per poi scoprire che forse ho sbagliato tutto, o meglio, che quel sito ha sbagliato tutto… beh, che dire… solo lui ci può chiarire questo mistero! Io l’articolo ormai l’ho scritto così.

biografieonline-tricarico

Fra’, te lo devo dire: siamo nati in un giorno sfigato. Perché, a parte la sfiga dei regali di Natale che accomuna tutti quelli nati tra le feste, noi abbiamo anche quella del Capodanno.

Gli amici ti fanno gli auguri una settimana prima perché poi parono. E fare gli auguri prima porta sfiga.

Quelli che non partono, presi dai preparativi, sono più interessati alla scelta di trucco e parrucco che whatsapparti gli auguri.

E chi si ricorda, mediamente ti scrive “Auguri di buon compleanno e buon anno”. Due al prezzo di uno, insomma.

Peggio di noi sta messo solo Marco Mengoni che è nato a Natale.

E poi non possiamo festeggiare perché ci sono già troppe feste e, quando passano, è passata già una settimana e sono tutti a dieta, depressi perché sono tornati a lavoro.

Quindi ti capisco benissimo se ti sei messo a fare la pubblicità per cantare, perché siamo nati marchiati. Siamo nati sfigati ché il primo bambino del nuovo anno va a finire sui giornali, dell’ultimo di quello precedente non gliene frega niente a nessuno. E io sono pure nata al mattino, te non lo so, e mia mamma la sera si è bevuta lo spumante, così il giorno dopo ho festeggiato anch’io con il latte alcoolizzato… e oggi lo spumante mi fa schifo, sarà stata colpa sua? Ad un giorno ero già alcolizzata, ad un giorno era già cambiato anno. Ad un giorno avevo già vissuto in due anni diversi. Eppure non ero neanche uscita dall’ospedale e il mondo neanche sapeva che ero nata!

E poi ti ritrovi in prima elementare che sei il più piccolo (tu avevi la maestra p*****na, ma anche la mia non scherzava, solo che odiava i maschi e quindi a me è andata bene), in prima media che sei il più piccolo. In prima superiore che sei il più piccolo in una scuola dove c’è gente che vive un mondo che non è il tuo, tu 13enne e loro 20enni, due mondi, due realtà. Affronti il mondo come “il più piccolo” fin dalle prime avventure e questo “marchio” non ti abbandona mai. Sei il più piccolo e il più piccolo dentro te ci resti per sempre.

E le copertine dei tuoi album e singoli, questo essere il più piccolo sempre, me lo ricordano… i disegni, spesso infantili… il mondo è dei più grandi, ma i piccoli possono vedere cose che chi è cresciuto non vede più.

Io voglio continuare a guardare con quegli occhi che tu mi sa proprio che sai usare ancora alla grande. Me lo insegni?

Che poi se tu sei nato il 1° febbraio come dice wikipedia… ho scritto una marea di castronate e basta…. ma infondo: qual è la differenza rispetto al solito? Fra’ dimmelo tu…

La vostra… un po’ piccola
Mosca Tze Tze