30 Giugno 2018
di Interviste, Recensioni
Condividi su:
30 Giugno 2018

Intervista a Valeria Rossi: una volta erano tre parole ma da ieri a Ora o mai più “la gente non parla”

Chiusa la prima edizione di "Ora o mai più" chiudiamo anche noi la nostra serie di interviste con Valeria Rossi che ci svela...

Valeria Rossi
Condividi su:

Chiusa la prima edizione di Ora o mai più concludiamo anche le nostre interviste ai protagonisti del programma con Valeria Rossi.

Estate 2001: da ogni lido, negozio, balcone aperto, auto che passa con finestrini aperti, da ogni dove insomma, non si sente altro che un brano che recita le tre parole più comuni della bella stagione e cioè “sole, cuore, amore”. Il sound è leggero e piacevole, il motivo di quelli che tutti, ma proprio tutti, dai bambini di una manciata d’anni delle grandi metropoli, alla trisnonna centenaria dell’entroterra siciliano, possono ricordare e canticchiare dopo averlo ascoltato appena una volta.

Chiaramente è successo enorme e la sana portatrice di questo inaspettato tormentone è Valeria Rossi, musicista, autrice che si era trovata in realtà a lavorare ad una sorta di jingle pubblicitario, ha poi invece , assieme alla sua equipe di lavoro fiutato il potenziale di quelle tre paroline e non a caso la canzone l’ha intitolata poi proprio Tre Parole e che infila oltre 120.000 copie vendute.

L’immenso successo però scricchiola subito dopo. Valeria esce con un album, Ricordatevi Dei Fiori, che si ferma però al n° 37 della classifica relativa e nonostante la più che discreta accoglienza radio dei successivi singoli Tutto Fa L’amore e Tutte le Mattine, non trova modo per restare impresso al pubblico allo stesso modo.

Segue comunque un nuovo lavoro, Osservi l’Aria, che nel 2004 passa però completamente inosservato, nonostante sia sano portatore di un singolo bellissimo, Ti Dirò, che rivelava una capacità di scrittura della nostra finanche inusuale, dotta e piena di scenografia già dalle parole appunto. Anche il video di quel pezzo è bellissimo con Valeria donna geisha ed innamorata che si dona con amore, che però non viene recepito da lui che pensa di essere solo un altro di passaggio.

Oggi Valeria è tra i protagonisti di Ora O Mai Più, il programma che regala un’altra opportunità agli artisti che dopo il grande successo sono finiti nell’oblio, ma io nel raggiungerla decido di iniziare la chiacchierata proprio recitandole una frase di queso bellissimo pezzo succitato:

Ho avuto pena un po’ di me, quando non ho saputo dare, nemmeno l’idea del vero stato del mio cuore

Wow, che bel modo di cominciare la nostra chiacchierata!

E’ dal 2004 che avrei voluto dirti che trovo questo pezzo bellissimo ed è per me inspiegabile che non abbia avuto un successo importante…

In realtà a modo suo però Ti dirò il successo lo ha avuto. Anzitutto all’epoca non esistevano i social con la loro cassa di risonanza, youtube e quindi la sua diffusione era solo quella classica, a discrezione dell’etichetta e delle radio che non l’appoggiarono granché. Nonostante questo però ancora oggi è molto attesa nei concerti, la cantano tutti e quando questo accade allora il brano è comunque un successo. Diverso da quello di Tre Parole ma comunque un successo. E poi ti svelo una cosa che forse non ho mai detto a riguardo…

Davvero? Di pure, sono curiosissimo…

Grazie a Ti dirò sono una donna felicemente sposata e con un bimbo che oggi ha nove anni

E come è accaduto?

Che mio marito si laureava in musicologia con una tesi proprio su questa canzone e quindi mi contattò per parlarmene e per avere consigli e pareri. E ci siamo innamorati. Ed ancora da raccontare in proposito posso dirti che Tiziano Ferri con cui nel periodo di Tre Parole ho condiviso l’estate importante e tanti palchi che ci hanno resi amici, quando uscì Ti dirò mi chiamò per dirgli che lo aveva commosso. E Tiziano è uno che scrive meravigliosamente, quindi anche ricevere i complimenti suoi è un altro successo che mi porto nel cuore.

Valeria essere richiamata per un progetto seriale e non per un passaggio singolo ed estemporanea, come è stato?

E’ stato come essere finalmente ascoltata; era una mia richiesta silente all’universo che ormai. Mi è subito piaciuto il progetto soprattutto perché è proprio dei nostri autori, non è un format acquistato e quindi soggetto a paletti. Anzi… molte cose sono cambiate in corso d’opera, col lavoro e la cosa mi è proprio piaciuta.

Ci hai messo tempo per decidere se accettare o meno?

Un po’ ci ho pensato a dire il vero. Quello che m’interessava capire era se lo staff era davvero interessato a me e per quali motivi esattamente. Quando ho capito che erano davvero interessati ho deciso di buttarmi nella cosa.

Quanto ti ha intrigato ad esempio infatti che il programma da la possibilità di proporre anche il tuo progetto nuovo?

Moltissimo. Mi piaceva proprio l’idea del percorso: una partenza, un’evoluzione con un lavoro gomito a gomito con tanti professionisti e poi finalmente qualcosa di nuovo che sia proiezione di ciò che sei.

Sul cammino al tua maestra Orietta Berti! Quanto ti ha sorpresa?

Orietta è stata proprio un regalo per me. Non avevo nessuna preclusione nei confronti dei maestri, ma essere capitata con lei, posso dirlo col cuore, è stata una grande fortuna. Lei mi dimostra non solo stima, ma è proprio intrigata dal lavorare con me ed io nel frattempo scopro sempre di più una persona speciale, non solo l’artista che ha fatto comunque cose grandi.

Sai che a differenza di tante altre coppie tra di voi si percepisce che ci sia molto affetto?

Davvero si nota?

Certo, tanto che, ad esempio, si vede decisamente che lei non digerisca i giudizi sempre un po’ finto buoni di Marcella su di te, che prima parla bene e poi se tutto va bene ti da la sufficienza…

Molto spesso anche meno! Si Orietta s’innervosisce ma col suo carattere mite, sempre in maniera molto signorile. E poi magari anche lei abbassa i voti a Stefano, ma senza mai finire sotto al 6.

Cosa ti è piaciuto di lei?

Il fatto che nonostante la tanta differenza tra noi, lei fa dei passi verso di me, non gioca a mettermi in difficoltà; è una persona risolta e serena e tutta la grande esperienza che ha e che le ha permesso di avere varie vite nella sua carriera, la mette tutta li a mia disposizione. E’ speciale.

Tre Parole è per te più odio o più amore?

Non ho un rapporto conflittuale con la mia canzone. In realtà io quando la interpreto mi sento come si sente chi la riceve. Quella è una canzone che genera subito allegria e quindi come posso non lasciarmi catturare da quella allegria?

A cosa attribuisci il fatto di non aver ripetuto quei risultati?

Dipende da tanti fattori, anche da come stai tu, dalle cose che vivi, oltre che ovviamente al lavoro di interposte persone. E’ sempre una combinazione d’eventi.

Ciò che da allora hai visto però affermarsi, ritieni meritasse di essere al posto tuo?

Ci sono due ordini di pensiero: il primo dice che magari sono stata proprio io a non inseguire il successo a tutti i costi, anche perché poi sapevo fare anche altro, ho scritto dei libri ad esempio. Il secondo è che comunque l’immaginario che ci si fa di un’artista non sempre corrisponde alla realtà. Io magari non inseguivo il successo a tutti i costi come ho detto ed ho dato priorità ad altre cose, anche private.

Cosa dobbiamo aspettarci dall’inedito, anche se so che avete il più stretto riserbo in merito?

Ma davvero? Io ho visto già in giro cose… mah chissà! Comunque è un pezzo cantautorale che purtroppo a dire il vero subirà un po’ di penalizzazione, almeno a mio avviso e anche quello di Orietta, dal taglio televisivo, perché purtroppo i pezzi saranno realizzati live in una versione più breve. Il mio sicuramente viene penalizzato rispetto magari ad un pezzo più immediato, oppure un pezzo di voce. E’ comunque una canzone a modo mio, un po’ fuori dagli schemi. Ad Orietta è piaciuta molto

Come s’intitola?

La gente non parla questo è il titolo.

Cosa ti aspetti dal dopo Ora O Mai Più ?

Quello che mi fa piacere è il varietà di proposte che ci sono state all’interno del programma. Si respira grande creatività. Cosa ne verrà poi sinceramente credo non sia prevedibile. Le uniche garanzie che ci si può aspettare vengono dal gestire bene il presente.

Il telefono ha ripreso a squillare, anche da parte di quegli amici dell’epoca, che so, tu hai nominato Tiziano prima ?

Ma siii, ma sai, ti si rivede e ti si rivede che stai bene. E’ chiaro che anche qualcuno che non ti chiamava più sia spronato a farlo.

Ed indubbiamente chi ti ha rivista ti ha trovata in formissima, visto che tra i complimenti da farti c’è quello ceh sembra che gli anni per te si siano fermati..

Eh si, ( ride e ringrazia del complimento .ndr ) ammetto che da questo punto di vista le cose non sono affatto andate male.