19 Aprile 2016
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19 Aprile 2016

INTERVISTA a BUGO: “Nessuna scala da salire, ME LA GODO!”

In occasione dell'uscita del nuovo lavoro discografico "Nessuna scala da Salire" il cantautore milanese Bugo incontra la stampa

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Il cantautore milanese Bugo, al secolo Cristian Bugatti, torna con il nuovo album – per etichetta Carosello Records Nessuna Scala da Salire, nuovo progetto discografico disponibile in anteprima in vinile durante il Record Store Day ed in versione CD e digitale dal 22 aprile prossimo.

Dopo il successo dell’EP Arrivano i nostri e dei singoli Cosa ne pensi Sergio, Vado ma non so e il singolo live ufficiale Nei tuoi sogni, il nuovo disco è anticipato dal primo singolo Me la godo, in rotazione radiofonica da fine marzo.

Per l’occasione All Music Italia è stata invitata insieme ad altri esponenti stampa e web per scoprire qualcosa in più in anteprima.

INTERVISTA a BUGO

“Ottavo album, un grande disco come tutti gli altri miei (risate ndr), molto importante per me perchè è il primo dopo 4 anni (dal 2011) e quindi c’è la paura che ci si dimentichi presto dell’artista. Il messaggio che volevo dare è che sono tornato più carico che mai e volenteroso di fare al meglio; quando fai una rincorsa di 2/3 anni è molto diverso da 1 anno, dove arrivi anche un po’ con il fiatone.. dopo 4 anni la ricorsa è lunga. Ci tenevo emotivamente.”

Perché questi 4 anni?

“Nel 2010 mi sono trasferito in India con mia moglie, contemporaneamente uscì l’ultimo disco (registrato in Italia), poi un tour fino al 2012 e il tour acustico nel 2013. Avevo perso la voglia di scrivere canzoni, anche perché quel disco mi ha portato diversi problemi (ad esempio il primo singolo era una canzone d’amore, non se lo aspettavano da Bugo, ma quello era un disco dedicato a mia moglie), quindi la reazione spaccata di critica e pubblico mi ha messo paura. Mi sono preso un momento per interiorizzare e scacciare la cosa. Nessuna scala da salire perché non ho più paura. Poi c’è voluto il tempo fisico per organizzarmi, il passaggio da Universal a Carosello, il rientro in italia nel 2014. Un’onda d’urto forte, sfido chiunque a rimanerne immune, mi ci è voluto il tempo necessario proprio come essere umano.”

La scelta di inserire strumentali, dettata da un motivo in particolare?
“In un disco rock le strumentali non vanno molto, quando ho dovuto fare il pacchetto per il nuovo disco, in fase di scrematura avevo questi 3 pezzi e li ho semplicemente inseriti.”

“La prima traccia RadioBugo è un po’ il nuovo biglietto da visita di Bugo: <<Sono qua e non  mi interessa questa realtà, voglio dire la mia.>>”

Perché prima un EP e poi il disco?

“In realtà i pezzi erano già pronti, ma perché devo tornare subito “siamo ancora all’inizio del pranzo, perché portare subito tutte e 20 e portate?”

L’INDIA

“L’India mi ha influenzato emotivamente innanzitutto, ho conosciuto artisti indiani e ho anche registrato qualcosa con alcuni di loro, ma non mi interessava ora fare un disco del genere. È un posto che inevitabilmente ti cambia, o la rigetti e torni indietro oppure provi ad entrare nel loro mood. Si cresce vedendo il diverso.”

“Quando tornavo dicevo “questo è un posto magnifico”, amo l’Italia. Abbiamo un posto magnifico, i problemi e le brutture politiche le conosciamo, ma il rock deve smuovere le coscienze, non stare lì a dire cosa non va. Credo di amare ancora di più la mia terra e la sua gente.”

LA COPERTINA

“È una copertina più seria, ma adoro tutti i miei dischi, non vuole essere un rigetto del passato. Questa foto è bella, mi piaceva in bianco e nero. La scelta del primo piano perché mi voglio esporre: è importante l’immagine che vuoi dare. Ultimamente alcuni mi hanno scritto che ho una faccia di merda, altri mi hanno fatto complimenti. Se vuoi dire una cosa forte, ti esponi anche al massimo.”

“Me la godo”, rimando a “Vado al Massimo” voluto?

“Vasco è il mio eroe, alcuni hanno apprezzato la sua influenza nel mio lavoro, altri meno (avevo fatto anche una cover sua nel 2013). Certi suoni rimandano anche a “Bollicine” credo che dopo quella roba lì il rock non esista più, quel periodo ha dato una svolta. Vasco Rossi è un maestro italiano, mi piacerebbe che i ragazzi giovani lo apprezzassero di più.”

“Me la Godo” è una sorta di seguito di “C’è crisi”, canzone che forse avrei dovuto intitolare fa niente.. fa niente me la godo. A sto giro l’ho detto solo più chiaramente: ME LA GODO.”

Perché prima il vinile?

“Viviamo in un’epoca dove il supporto è vario: i giovani preferiscono il digitale, i più vecchi il vinile, in mezzo il CD. I supporti ci sono e quindi in occasione del record store day, ho pensato fosse una buona idea uscire con il vinile.” 

“In Italia manca anche una forza economica forte che crei, ad esempio un Festival che veda sul palco un cast che vada da Vasco ai Cani. Ad oggi non vedo niente di questo genere, nessuna intenzione propositiva.” 

SOCIAL

“Mi diverto a volte ad istigare tramite social. Il problema dei social è che non sono umani, non mi si vede la faccia. Lorenzo Jovanotti non direbbe mai che Morgan canta come una gallina, ma non capisco dov’è il problema nel momento in cui lo dico: è un mio amico, lo stimo. Poi ci sono le conseguenze ed io mi assumo la responsabilità di quel che dico; cerco di essere naturale quindi posso risultare antipatico.. ne pago le conseguenze. Voglio essere amato anche per le cose brutte che ho.” 

“Il mio pubblico a volte non lo accetta, siamo ipersensibili su qualsiasi cosa. Ma anche sono consapevole che certe cose possano colpire, penso che un artista debba esporsi a prescindere dai fan.”

TOUR

“Stasera parte il tour, con due appuntamenti in anteprima, ai Magazzini Generali di Milano e al Monk di Roma il 27 aprile. Due location adatte per presentare l’album, perfette e contenute il giusto per avere un controllo organizzativo migliore. Una nuova band rodata che mi accompagnerà e che ci tenevo a presentare: due ragazzi che suonano con me già dal 2015 – Daniela Mornati alla tastiera e Michele Morelli alla batteria e il nuovo chitarrista, che va a sostituire il precedente, Massimiliano Frignani (un vero artista rock). – Rispetto al 2015 sarà un live decisamente più rock, più adatto per uno show di presentazione all’interno dei club, ma adatto anche per i grandi palchi estivi, come quello del 1° Maggio, che vedrà una certa potenza live, in una cornice scenografica che riprende quella del 2015. Uno spettacolo completo sotto tutti i punti di vista, dove porterò pezzi nuovi, ma anche tutti i vecchi singoli.”