17 Ottobre 2016
di Direttore Editoriale
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17 Ottobre 2016

INTERVISTA agli AUTORI: VIRGINIO “Sono un cantautore che a volte ama interpretare altri universi”

Interviste agli autori della nuova musica italiana.Oggi tocca a Virginio che ha già prestato note e parole a Laura Pausini, Raf e molti altri

virginio
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Continuiamo su All Music Italia la nostra serie di interviste agli autori della nuova musica italiana, quei volti che si nascondo dietro ad alcune delle hit che ascoltiamo tutti i giorni nelle radio.
Così dopo Andrea Amati, Gianclaudia Franchini, Nicco Verrienti, Giulio Nenna e Zibba oggi è la volta di un volto, e sopratutto una voce, molto noti al grande pubblico… Virginio.

Virginio nasce cantautore, o meglio lo diventa ben presto tanto che nel 2006 giovanissimo calca per la prima volta il palco del Festival di Sanremo nella sezione giovani con il brano Davvero, un’intensa lettera scritta per il padre. Qualche anno dopo vincerà Amici di Maria De Filippi e solo col tempo capirà che quella dell’autore può essere una strada parallela molto intrigante da portare avanti insieme ai suoi dischi. E così inizia a scrivere anche per altri… da Laura Pausini a Francesca Michielin, da Paola & Chiara a Lorenzo Fragola, passando per Chiara Galiazzo e Maverick.

Ora in attesa del nuovo album a cui sta lavorando con dedizione e cura da diversi mesi, andiamo a conoscere meglio Virginio (Cant)Autore.

Ciao Virginio, allora partiamo dagli inizi… quando hai cominciato a scrivere canzoni? Scrivi testo e musica dei tuoi brani, solo musica o solo testo?

Ho iniziato a scrivere verso i 12/13 anni. Ho sempre scritto tutto nelle mie canzoni, musica e testo, per me è imprescindibile.
Lo stesso vale quando ho scritto per altri, tranne i casi in cui si trattava di canzoni di autori internazionali e quindi ne ho adattato il testo in italiano, a volte scrivendone uno nuovo da zero.

Ti ricordi il titolo della prima canzone che hai scritto? Se sì è finita in un cassetto, in un cestino o l’hai poi utilizzata?

Me lo ricordo, ma non te lo dirò! (ride .Ndr)
Un brano in inglese, ma fu in assoluto una prima prova.
Io sono cresciuto con i Coldplay e quindi aveva un’impronta “british”.
Cestinato. Sono decisamente critico con me stesso.
Quando hai capito con certezza che quello dell’autore poteva essere un lavoro concreto per te da affiancare alla tua produzione musicale da cantautore? E da quale nome noto hai sentito cantare per la prima volta una tua canzone?

In realtà non da molto. Anche se faccio musica da un po’, è da pochissimo tempo che mi muovo anche nel mondo “autoriale”.
Avevo già scritto alcune canzoni con Elisa e poi anche per Paola e Chiara un brano che amo immensamente, Milleluci. Quando Laura Pausini ha scelto Limpido come singolo di lancio del suo Greatest Hits per i 20 anni di carriera, cantandolo con Kylie Minogue, mi sono potuto addentrare anche in un ambito internazionale che mi ha sempre molto attirato e sul quale sto lavorando alacremente.
Scrivere per qualcuno che non sia tu è un po’ come fare l’attore, immedesimarsi in un universo differente.
La verità è che io sono estremamente ossessivo in questo e solo se una canzone è giusta in quel contesto allora sento di poterla lasciare libera da me. È raro che mi metta a tavolino. Preferisco che venga fuori qualcosa in maniera naturale. Poi la musica fa il suo corso.
Rifuggo gli automatismi, ecco.
Non so definirmi, ma sono certamente un ragazzo che scrive canzoni perché la vita gli preme sul petto. Questa per me è la sola cosa che conta.

Sei un autore in esclusiva per qualche casa discografica e se sì come sei arrivato a questo contratto?

Sono stato per lungo tempo autore SonyATV, che considero una realtà bellissima. In questo momento sono libero e sto valutando diverse proposte molto interessanti. Ma anche, perché no, quella di aprire delle mie edizioni o magari in co-partnership. Valuterò se è il momento per me di fare questa scelta adesso.

Si dice che ogni canzone scritta sia per l’autore come un figlio, ma se dovessi scavare dentro te ad oggi qual è la canzone di cui vai più fiero?

Le canzoni sono tutte pezzi di vita e ognuna ha un dettaglio speciale per me.
Non saprei proprio scegliere e non voglio farlo.

Quale tra le voci della musica italiana per cui non hai mai scritto vorresti interpretasse un tuo pezzo?

Abbiamo grandi talenti nel Bel Paese, voci molto belle ed intense. Mi piacerebbe ascoltare una mia canzone cantata da Malika Ayane.
Quando mi ha chiesto di aprire il suo concerto durante il Naïf Tour per me è stato un onore grandissimo e ho potuto conoscere anche la persona dietro l’artista.

Invece nel campo dei colleghi, con quale autore ti piacerebbe collaborare nella stesura di una canzone?

Posso dire Max Martin? (ride .Ndr)
In Italia ho collaborato e collaboro con molti autori di cui ho grande stima e devo dire che sono estremamente lusingato nel vedere di volta in volta che il rispetto è reciproco. E vorrei tornare presto negli USA per continuare a scrivere anche con autori americani, come ho fatto lo scorso anno a New York quando mi ha chiamato Roberto Mancinelli. Un’esperienza diventata costante grazie anche alla fortunata sintonia con i vari “songwriters”.

Gli autori delle canzoni non sempre godono della luce che spetterebbe loro, il pubblico tende a identificare le canzoni con chi le canta. C’è stato un episodio legato ad uno degli artisti per cui hai scritto che ti ha riempito di gratitudine?

In questo senso io parto avantaggiato, essendo già in parte conosciuto dal pubblico e avendo un mio percorso precedente.
Certamente però ricordo alcuni episodi in particolare. Come quando in un’intervista in Brasile Laura (Pausini) raccontava della mia scrittura usando bellissime parole.

C’è una canzone che hai sentito provinare da qualche artista ma che poi non è finita in un disco che ti ha lasciato l’amaro in bocca?

Si, ma spero sempre che possa vedere la luce. È una canzone speciale per me e per l’Artista in questione. Sarebbe davvero un peccato restasse chiusa in un cassetto.

Ora che il tuo nome compare spesso in quello degli autori italiani più quotati, scriveresti per un’artista poco noto/a ma con grandi doti interpretative e che riesce ad emozionarti?

Assolutamente si. È una cosa che mi piacerebbe davvero e ci sono diversi Artisti che trovo interessanti in questo senso.

Cosa consiglieresti ad un giovane che volesse fare l’autore?

Di scrivere solo se ha l’urgenza di farlo, di urlare al mondo qualcosa di vero. Altrimenti non ha senso.
Ragiono sempre in questo modo e questo vale anche per il mio nuovo album a cui sto lavorando in questi mesi.

Quali sono le tre canzoni che non hai scritto tu di cui avresti voluto essere l’autore…

Secondo me ogni canzone ha il genitore giusto per se stessa.
Esistono così tante canzoni stupende nella storia della musica che limitarsi sarebbe sbagliato.
Non ho quel tipo di invidia, non ci sono canzoni che avrei voluto scrivere e che non ho scritto.
Tranne quelle che scriverò….
Qui di seguito alcuni dei brani scritti da Virginio per e con altri artisti…

Paola & Chiara – Milleluci (co-autore testo – compositore)
Paola & Chiara – Adesso Stop (compositore)
Francesca Michielin – Riflessi di me (Co-autore testo)
Laura Pausini e Kilye Minogue – Limpido (co-autore testo – compositore)
Laura Pausini – Dove resto solo io ( co-autore testo)
Chiara Galliazzo – Qualcosa resterà sempre (autore del testo)
Maverick – Come yo sabria (Co-autore testo – compositore)
Raf – Rimani tu (co-autore del testo – compositore)
Lorenzo Fragola – Weird (co-autore testo – compositore con Fragola e Ferrara)