25 Marzo 2016
di Direttore Editoriale
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25 Marzo 2016

ZAYN MALIK: immersi nell’ascolto in anteprima tra cuffie, disegni e pennarelli

Sony Music Italia ci ha convocati all'ascolto in anteprima del 1° disco di Zayn... un ascolto molto particolare... leggere per credere!

zayn
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All Music Italia a partire da questa settimana ha deciso di infrangere una regola… LA REGOLA.
Quella che sta proprio alla base del concetto stesso del nostro sito e per questo proprio oggi vi abbiamo parlato del nuovo album di Zayn Malik, Mind of Mine qui.
Una volta alla settimana nella nuova rubrica NONsolomusicaitaliana ci occuperemo di approfondire un’artista o un album estero che ci ha particolarmente colpiti, dando spazio non solo alla musica americana ovviamente.

Ma tornando a Zayn, dopo avervi parlato del nuovo disco, che tutto è fuorché un album da teenagers (come qualcuno si aspettava, forse), mi fa piacere coinvolgervi anche nella particolare esperienza d’ascolto organizzata per giornalisti e blogger.


Innanzitutto va detto che questo ascolto in anteprima allestito da Sony Music è avvenuto nel medesimo modo in tutto il mondo ed è stato un momento studiato nei minimi dettagli in cui è stata ricreata una situazione rilassante e poco formale, permettendo ai giornalisti e influencer presenti di sentirsi, non solo a proprio agio, ma decisamente concentrati sulla musica.

Sony Music Italia ha scelto alcuni giornalisti, blogger e influencer a cui si sono aggiunti alcuni fortunati fan scelti tramite un concorso per questa anteprima.
All’ora X siamo stati fatti accomodare nella grande sala del hotel milanese prescelto e, senza nessuna distinzione, ci siamo seduti ai nostri tavoli.
Ad aspettarci in postazione delle cuffie con cui ognuno di noi avrebbe ascoltato l’album nella propria “intimità mentale”. Sul tavolo anche dei Mandala da colorare e tanti pennarelli… lo so, raccontata così sembra che ci abbiano accompagnati all’asilo o ad un corso di pittura creativa e, forse, in parte è stato proprio così… ma è proprio questo che ha fatto la differenza.

zayn

Jennifer Engelmann (Redazione All Music Italia)

Mentre coloravamo i nostri disegni, concentrati come alla prova di maturità, sono emerse prepotentemente le sensazioni che ognuno di noi provava nell’ascolto delle 19 tracce, e sono state queste a decidere probabilmente i colori che il nostro Mandala avrebbe avuto… inconsciamente le emozioni che la musica riusciva a trasmettere ad ognuno di noi hanno dato un senso a quel disegno… le canzoni erano l’accompagnamento e, allo stesso tempo, parte integrante e imprescindibile di quel momento.
Nessuna distrazione. Niente sedie allineate in fila. Nessuno a raccontarci la storia di come è nato questo disco. Solo la musica e noi stessi. Un ascolto probabilmente molto simile a quello che avremmo fatto a casa nostra e per questo più natutale.

Ultimamente tra le tante presentazioni a cui ho presenziato mi è capitato spesso, e lo dico con molta onestà, di ritrovarmi con i miei colleghi seduto su uno sgabello, annoiato mentre ascoltavamo le dodici, quindici, anche venti, canzoni dell’album del giorno… tutte d’un fiato senza nessuna pausa, a volte è stato piacevole altre meno.
In questo caso invece il disco è scivolato via leggero nonostante le diciannove tracce della Deluxe edition (l’unica versione disponibile in Italia)… e ha lasciato il segno.
Personalmente mi sono guardato spesso attorno e, quando io come i miei colleghi, smettevamo di colorare forsennatamente (lo so la scena descritta fa decisamente sorridere…) il nostro disegno, allora voleva dire che quella determinata canzone aveva smosso qualcosa in noi, ci aveva “distratti” dal nostro compitino e aveva richiesto, quasi preteso, che ne ascoltassimo bene ogni nota.

Questo è a mio parere un ottimo modo di presentare un album… conoscere un nuovo disco così, quasi accompagnati nell’ascolto eppure lasciati ognuno in balia di se stesso, ha fatto in modo che ci siano rimaste in testa più queste canzoni che i ritornelli del nostro ultimo Festival.
Sarebbe curioso ripetere questa esperienza nelle presentazioni stampa dei dischi italiani, lì dove il testo e le parole hanno molta importanza…

Per il resto quello che mi va di dirvi è che quello di Zayn è un bel disco… è pop, è r’n’b, è funky e, qualche volta, anche ballatona strappamutande… è “giovane” ma allo stesso tempo è anche un disco quasi “zen” nel sound… un album che ti accompagna con eleganza e non ti arriva mai in faccia come un pugno. Esce oggi, fossi in voi un ascolto libero da qualsiasi pregiudizio io lo darei.

P.s. ascoltare un album in anteprima è un lavoro serio ma si può fare anche col sorriso, anzi si deve fare con un sorriso.

zayn

Massimiliano Longo