4 Luglio 2015
di Cantautore, autore e giornalista
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4 Luglio 2015

LE DUE ANIME… storie da raccontare. Quale è la vostra?

Enrico Nascimbeni oggi ci parla de "Le due anime", collana di romanzi, racconti e poesie che seleziona personalmente e lancia un invito ai nostri lettori

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Dall’ottobre 2014 curo una collana di libri per la casa editrice Rupe Mutevole. Romanzi, racconti e poesie.
Per me è una prima volta. E come tutte le prime volte si sfiorano parole nuove come fossero la pelle di una donna. O di un uomo. Si baciano poesie sconosciute. Si fa all’amore con storie reali o di fantasia. Con delicatezza. O con impeto. Dipende dal momento.

Un libro per me è carne. Respira. Piange come un bambino. Ride come un “vecchio indiano … Che si finge forte e si canta piano … E non c’è nessun ricordo a cui ti puoi impiccare … Perché nessun ricordo ora ti fa più male …”.
La collana che curo prende il nome da un mio album Le due anime. Tanti i manoscritti che leggo. Pochi quelli che poi propongo all’editore. E ti prende il senso di colpa. Perché non hai a che fare con una sedia o un pacchetto di patatine. Leggi i sogni di esseri umani. Che ti consegnano la loro vita. E si fidano di te.
Ora che leggeranno queste mie parole sapranno che sono io a non fidarmi di me. Chi sono io per giudicare? La risposta me la dò da solo. Non sono nessuno.
E così leggendo e leggendo. Ho conosciuto un avvocato, un bancario, uno studente, un ergastolano, una candidata al Nobel, un ragazzino che ama le canzoni di Lindo Ferretti, un grande uomo siciliano, un venditore di aspirapolveri, un uomo che ha due bulldog, un autore di testi di canzoni, una editrice che scrive poesie, una donna timida che manco so cosa faccia nella vita, due amici toscani … e altri ne conoscerò.

Loro non lo sanno. Ma io come vampiro vivo, anche, del loro sangue, in forma onirica. S’intende.
Non trovo molta differenza tra lo scrivere un album e lo scrivere un libro. Tutto necessita di musicalità. Talento. Professionismo. Soprattutto talento.
Nelle arti dimora l’immortalità. L’amore e la rabbia. Perché poi alla fine della fiera si scrive e si canta se stessi.
E ci trucchiamo per Carnival.
E ci vestiamo da Carnival.
Finchè val…”.

Post scriptum – Chi mi volesse mandare i suoi sogni sotto forma di manoscritto è il benvenuto.
Me li mandi sul diario Facebook (cliccando qui) che seguo in prima persona. Mi sto specializzando a leggere vite, storie di vita, romanzi, poesie e deliri. E sui deliri sono un esperto. Visto che li vivo personalmente tutte le notti. Ma anche pure di giorno.